giovedì 10 maggio 2012

Congiunzioni astrali multiple anche dette Sfighe

Uscire con i bambini, si sa, è un' impresa tutt'altro che semplice, a tratti destabilizza il tuo corpo e la tua psiche. A volte è anche peggio.
Se omettiamo il fatto che, da brava mamma giovane e dinamica, tendi a volerti necessariamente inventare ogni giorno un passatempo diverso per il tuo piccolo e che lui/lei, nella stragrande maggioranza dei casi, ti annuncerà che oggi voleva assolutamente fare qualcosa di DIVERSO da ciò che hai organizzato, per il resto è un vero massacro.
I pochi idilliaci secondi in cui , all'uscita di scuola (o come si usa chiamarla dalle mie parti "scuoletta" dato che si vocifera io sia le Reginetta del diminutivo-vezzeggiativo), c'è il famigerato ricongiungimento familiare, sono, forse, gli unici ad essere scevri da imprevisti,lamentele,musilunghi,proteste,scioperi della deambulazione vari.
Un abbraccio passionale e più baci appiccicaticci sembrano sempre preannunciare intesa e buonumore, ingredienti fondamentali per trascorrere serenamente insieme le ore a seguire. Ma no. Inutile illudersi che quello di quei pochi istanti sarà il clima del tuo pomeriggio. 
In alcuni giorni, la complicata congiunzione astrale che si abbatte sugli eventi in cui sei coinvolta inviterebbe chiunque a rinunciare e tornare, coda fra le gambe, verso casa, ma invece il più delle volte, la tendenza autodistruttiva della mamma coraggio ti spinge a proseguire per portare a termine il progetto iniziale; come se da questo dipendesse la salvezza tua, dei tuoi figli, e dell'umanità intera.
E quindi a me, l'altro ieri, non è bastato perdere un prezioso quarto d'ora dentro l'asilo del nano a cercare le chiavi della macchina (ricomparse infine magicamente nella borsa), fare l'errore madornale di concedere un ovetto di cioccolata da mangiare, senza rigida supervisione, seduto sul seggiolino nuovo di zecca (trasformato dopo l'evento mangereccio in un lurido vecchio oggetto degno di una discarica), arrivare al benzinaio già accaldata dalle temperature equatoriali che registrava la mia auto dopo ore sotto il solleone, e dopo aver fatto fare carburante al tizio (accaldato pure lui dalla divisa, che una tuta da pilota di formula uno è più fresca) cercare, come una in preda alle convulsioni, il portafogli dentro a: borsa di prima, zainetto di scuoletta, zaino con kit di sopravvivenza per i pomeriggi fuori casa; sotto: il giacchettofoulardimpermeabile mio e del nano; sul sedile e sotto il sedile. A  ripetizione e in ordine sparso."Oddio, mi scusi...abito qui vicino..che faccio le lascio un documento?ehm...ma non ce l'ho un documento, li porto nel portafogli.che faccio? le lascio il bambino?" ahahah con smorfia di imbarazzo che vuole simulare invece un sorriso da battutone. 
Lui si fida, o fa finta di farlo.
E quindi, nell'ordine: torna indietro fino a casa, parcheggia davanti il passo carrabile, slaccia il nano dall'ignobile seggiolino, portalo in braccio fino sù. E poi, prendi il portafogli che era rimasto ovviamente nel carrello rosa fosforescente della spesa usato la mattina del giorno stesso, cambia la tettarella del biberon  (rigorosamente di acqua che pittica) che sta bevendo tuo figlio, perchè:"mammamammamammamammamelocambimammamammamelocambimammamamma...", scendi le scale, sempre con figlio accollato addosso e, mentre stai per riaggangiarlo nel sudicio seggiolino, lui, con un tempismo che gli invidierai tutta la vita, ti dice: "mamma... CACCA!".
Tutto questo non è bastato, e neanche le sfighe successive. Ho proseguito veso il mio obiettivo come un devoto kamikaze e, orgogliosa di me, sono riuscita infine a portarlo dove ha poi dimostrato di non avere nessun interesse ad andare.
 

3 commenti:

  1. E' come se ti vedessi mentre ti impigli tra zaini, borse giubbini e pacchi vari e cerchi di rispondere alle mille domande del piccolo Logor! quando si è nell'occhio del ciclone delle richieste multiple e degli imprevisti a catena c'è poco da fare...aspettare che torni la calma. Dimenticavo, a volte i cicloni travolgono anche i papà!

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  2. Ma come? Proprio tu...grande fan dei pomeriggi casalinghi, hai optato per un pomeriggio Marty-Style? Mi sono fatta grandissime risate amica mia :D

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    1. E infatti!fosse che mi sta venendo la Carolite???niente paura:il giorno dopo abbiamo abbondantemente recuperato con un comodo pomeriggio da soli a casuccia, pennichella compresa! ;-)

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