lunedì 21 maggio 2012

T'odio e t'amo

Succede così, senza alcun preavviso, quando stai facendo qualcosa che ti ruba i pensieri, il nano arriva e ti dice: "vieni qui che ti devo dile una cosa all'olèttio".Tu ti abbassi alla sua nanitudine, segue un' adorabile risatina e bisbiglìo con manina vicino alla bocca: "tu tèi il mio Amole".Così, Gratis.
Ed è qui che ti rendi conto che dovrai far risistemare il parquet che hai sotto i piedi o forse è definitivamente andato perchè il legno non tollera i liquidi (ancor meno quelli biologici che stai evacuando per l'emozione) e si gonfierà inevitabilmente.
Poi, nello stesso pomeriggio, a distanza di un tempo piccolissimo, mentre lo tiri fuori dalla vasca con le estremità degli arti inferiori e superiori completamente lesse, il sopraccitato, che ama fare il bagno con assoluta devozione e lo riceve come dose metadonica quotidiana, si mostra irrimediabilmente contrariato, attacca con la lagna lagnosa, ti urla AAAHHHHHHHHH dritto sul tuo stanco viso (che stoicamente tiene gli occhi ancora aperti da stamane alle ore 04:45) e proclama con disarmante sicumera: Non ti vojo nella mia casa!!!
Ambivalenza, una delle mie parole preferite in assoluto.
Dice Sigismondo che va tutto bene, è tutto normale, non la devi prendere sul personale, cioè in realtà sì ma insomma...deve andare così. Fidati.
Ambi (entrambi) Valentia (forza, capacità)  emotiva: due forze dentro di noi di pari intensità ma di valore opposto che convivono e lottano ininterrottamente, tutta la vita, senza che si annullino mai, perchè l'una necessità dell'altra per esistere e viceversa. E riguarda tutti ma proprio tutti.
Tragicamente affascinante.
Prima te ne fai una ragione e meglio è, soprattutto se hai dei nani.


5 commenti:

  1. Tutto verissimo però ...io ti amo solamente cara Camelia ,senza ambivalenze :-)

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  2. Ecco lo sapevo!!!ora mi tocca richiamare il parquettista! ;-)

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  3. ...sono ancora salvo per un po... Ancora non parla! :-)

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    1. ma presto parlerà, eccome se parlerà. prima che tu riesca a dire: "bello di papà" ti avrà già fatto sanguinare le orecchie.

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