mercoledì 25 luglio 2012

Una settimana di consapevole Tamarro Pride

Il Tamarro Pride scatta quando ti accorgi che nonostante la tua anima sia notoriamente e sfacciatamente snob per tutto quello che riguarda  arte divertimenti cinema letture cibo e altre faccende fondamentali della vita di questo genere, arriva sempre quel momento in cui senti dal profondo nascere naturalmente l'atteggiamento tamarro, e ci stai dentro. fino al collo. con compiacimento inaudito.
La settimana di ferie trascorsa in un luogo di balneazione estiva moolto ma molto pop della riviera adriatica ha confermato questo potente e sempre verde assioma: ti puoi sforzare tutta la vita di elevarti dalla tua condizione e dalle tue origini, puoi riuscirci anche con discreto successo ma un giorno, prima o poi, riaffiorerà in te il nucleo generatore della tua storia e della tua famiglia ( cioè ciò da cui in qualche modo cerchi di distinguerti da tutta la vita) e ti riempirà le serate a sorpresa di gioia tamarra semplice e alleata come nient'altro saprebbe fare.
Le pizzerie all'aperto con maxischermo e palco con tastiera e microfono non ti sembreranno più luoghi squallidamente tristi dai quali tenersi lontani mille miglia, no. ti siederai ad un tavolo con una simpatica tovaglia a quadretti e ordinerai birra ghiacciata come fanno tutti i tuoi  simili intorno a te.
Ci andrai direttamente dalla spiaggia, vestito alla meno peggio e con il costume umido di acqua salata ancora sotto i vestiti, di più ancora, con le ciabatte e i piedi insabbiati. con disinvoltura perchè si sa che siamo quello che mostriamo di essere e, anche sudicia di mare con i capelli impresentabili e l'aria sfatta dei bagni con i cavalloni, puoi sembrare giovane e bella e senza inibizioni. in fondo solo le donne volgari e insicure si presentano in pizzeria sulla spiaggia con la piega fatta i tacchi alti e il trucco perfetto.
Il fatto che il maxischermo proietti la partita della tua nazionale ( di cui non te ne frega un'emerita ceppa) non sarà fastidioso elemento di disturbo ma simpatico folklore nazional popolare da tollerare con tacito assenso e sorrisi di circostanza ai tuoi bislacchi vicini di tavolo truccati  barbaramente in viso con i colori della squadra del cuore.
E anche l'imitatore di turno, sapientemente ingaggiato dallo staff della pizzeria per intrattenere con il noto reperetorio canoro il pubblico (da Celentano a Battisti passando per Giorgia e Mia Martini), nell'intonare l'inno di mameli al microfono ti susciterà solo emozioni nostalgiche di gioventù, quando sentire il motivetto di 90° minuto la domenica pomeriggio in tv era rassicurante e tuo padre, che non aspettava altro, un' icona di serenità familiare.
Tutto questo ottimismo populista ti renderà le vacanze ancora più piacevoli e lo rimpiangerai senza eguali una volta tornato a casa quando vedrai in città lo stesso banale qualunquismo, la stessa sciatteria e la scoraggiante primitiva ignoranza che laggiù, nei luoghi del "sole mare e grigliate di pesce" spensieratamente leggeri ti avevano reso un tuttuno con la tua specie animale.
Prodigi umorali che fa solo l'Estate.