domenica 25 novembre 2012

Sogni d' amore

L'inconscio, si sa,  è di notte che esprime al massimo la sua potenza ed oggi, ahimè, ne ho avuto l'amara conferma.
A tre anni, nel cuore vivo e pulsante del complesso edipico, il nano ha fatto con folgorante evidenza un sogno d'amore. E la protagonista non ero io.
Aveva già dato da qualche settimana segnali di gradimento per una ragazzetta ( a suo modo dolce e carina ma che non ammetterò mai neppure in punto di morte meriti le sue attenzioni) che conduce con sufficiente allegria e grazia un propgramma di posta per bambini. Le attenzioni si erano palesate manifestando desiderio di mandare una letterina alla sopraccitata conduttrice, ciò di per sè già mi aveva fatto alzare le sensibilissime antenne della mammadifgliounicomaschio, ma per pudore ho lasciato correre fingendo indifferenza e superiorità.
Mai scelta fu più ingenua.
Avrei dovuto immediatamente stroncare le  fantasie dell'ormone infantile, magari, non so, eliminando dai canali sintonizzati quello in cui lavora la meretrice dai lunghi capelli, oppure scrivendo un' ufficiale lettera di protesta alla trasmissione accusandola di istigare volontariamente gli infanti alla perversione precoce.
Invece no, ho fatto la parte dello struzzo con l'intima speranza che presto colei sarebbe passata di moda nell'immaginario del nano e sarei certamente stata io a tornare regina indiscussa di fantasie matrimoniali.
Stamane, ancora intorpidita dal dormiveglia, ho ricevuto caldi abbracci e umidi baci passionali, ma il mio sorriso ebete ha trovato morte immediata sul mio viso appena le orecchie hanno inviato al cervello la parola che li accompagnava:" Carolina...Carolina..Carolina..Carolina..Carolina.."
Muta, occhi bovini in cerca di una via di scampo, le mie mani ormai incollate tra i capelli.